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Medicina

Bagno caldo o freddo?

Il bagno freddo o caldo rappresenta a un certo qual modo un elemento di ginnastica per il sistema circolatorio.

Il bagno freddo provoca in modo rapido una vaso-contrizione periferica nella regione nella quale è stato applicato; rispettivamente da questa applicazione si ottiene una vaso-costrizione centrale, con maggiore afflusso di sangue al sistema nervoso ed ai visceri. Più la differenza di temperatura fra l’acqua ed il corpo è grande più l’applicazione è stata esercitata sulla superficie cutanea ed è stata rapidamente portata e il prolungare dell’applicazione oltre un certo tempo porta ad un’eccessiva sottrazione di calore per il corpo e più si ha un’azione benefica stimolante sull’organismo. […] certo tempo porta ad un’eccessiva sottrazione di calore per il corpo e più si ha un’azione benefica stimolante sull’organismo. […]

L’azione dell’applicazione fredda sarà ancora più efficace se sarà somministrata sottoforma di doccia a forte pressione accompagnata da energico massaggio con il quale pure si ha lo scopo di provocare riflessi d’eccitazione sia sul sistema muscolare che sul circolatorio.

L’applicazione dei bagni caldi invece, si è visto hanno un’azione sedativa: deprimono, invitano al riposo e si è completamente rilassati. Producono una vasodilatazione periferica e quindi una decongestione degli organi interni, principalmente del sistema nervoso centrale sul quale provoca una diminuzione dell’eccitabilità. Provocano, poi, una maggiore facilità e rapidità di circolazione, quindi un miglioramento negli scambi fra sangue e tessuti, e, in definitiva nell’eliminazione dei veleni della fatica e nella sostituzione delle sostanze consumate con l’attività motoria.

Da tutto ciò si può dedurre l’indicazione del bagno caldo negli sportivi che hanno terminato la gara, l’incontro, l’allenamento. Il bagno non deve essere prolungato oltre misura perché non acquisti un’azione veramente depressiva, ma che può avere una durata ben superiore a quella delle applicazioni fredde. Deve farsi la sera, prima della gara, specialmente se l’atleta appare molto eccitato e dopo l’esercizio fisico accompagnato a manovre di massaggio per eliminare i veleni della fatica e gli effetti dei piccoli traumi 




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