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La maggior parte delle cose che pensiamo o diciamo sono destinate a morire. Muoiono da un momento all’altro, improvvisamente, quando il nostro pensiero si trasforma e la nostra ragione sembra quella di un altro.
Così cambiamo idea, opinione, pensiero, emozione. Così, nel breve tempo di un lampo, saltiamo da un antipodo all’altro, nella speranza di trovarne qualcuno che rappresenti il nostro stato d’animo. Corsa già persa in partenza, perché niente può rappresentare le mille sfaccettature e la mutevolezza del nostro essere, del nostro riflettere.
Mai fermi, mai stanchi, e rischiamo di essere presi per pazzi a causa della nostra mutevolezza.
Pazzi non veri, ma uomini sinceri.