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E sono qui,
tra le grigie mura
e i grigi pensieri.
Centinaia di grigie car
passano su quel grigio,
asfalto non molto lontano,
e ne odo i grigi rumori
e i grigi fumi,
mentre penso a quello
che forse è,
che forse era,
che forse sarà:
il grigio presente
il grigio passato
e il grigio futuro.
Il tuo viso,
sullo sfondo grigio,
mi appare nebuloso,
avvolto dalla foschia,
e mi rattrista.
Viso splendente,
viso sorridente.
Viso che piange,
mentre io ti stringo
e sento le lacrime
sempre più vicine.
Il tuo corpicino
avvolto tra le mie braccia
parla al mio,
mentre le nostre bocche
tacciono.
Forse bianco,
forse nero,
grigio:
il passato, il presente e
il futuro.
Tutto grigio accanto a te:
tutto dubbioso.
E non so mai cosa mi attende,
o cosa mi attendeva.
Quando il tempo che passa
colora tutto
e sempre di più
di grigio.
Il grigio che nasconde
Il grigio che uccide.
I tuoi occhi lucenti
penetrano i miei
e si perdono
nella mia anima,
e la mia anima
in loro.
Li cerco nel buio
e nella notte
perché
meglio il grigio
alla notte,
meglio la sofferenza
alla morte,
meglio la speranza
alla disillusione.
Meglio l’amore.